Il pianto del neonato

Basta.
Questa volta ho deciso.
Ti lascio piangere un po’.

Caro il mio fidanzato.

Perché si, perché alla tua età ad un certo punto bisogna pur abituarsi al fatto che non sono sempre li.
Perché non è sempre facile capire cosa hai.
E ad una certa è giusto che tu impari ad avere un po’ più di autonomia.

Hai una giornataccia?
Torni a casa e c’è qualcosa che non va?

Bene, da oggi un minutino sempre in più piangerai o sarai triste in autonomia.

Oh!
Finalmente, questa bella parola.
Autonomia.

Il risultato da aggiungere, a prescindere da tutto, come se fosse una tana libera tutti…

Suona strano vero?
Suonerebbe strano anche se al posto di fidanzato ci fosse stato scritto mamma, babbo, nonna o chi per loro…

Ma non è più così “strano” se al posto di fidanzato ci mettiamo bambino o neonato.

Perché spesso ancora oggi viene detto.
“Lascialo piangere”
“Si abituerà”
“Chiudi la porta”

E così le mamme e le coppie spesso dubbiose e titubanti ti chiedono, “Ma tu cosa ne pensi di questa cosa qua?”

Ecco come spesso rispondo.
Se una persona cara con cui hai un legame (ma anche no) piange ed è in difficoltà (motivazioni a parte) tu cosa fai?

“Beh ma che domanda!
Lo consolo, lo abbraccio, gli dico di stare tranquillo e che sono li con lui/ lei.”

E perché per i neonati questo non vale?
“Telo dico io il perché!”

“Perché sono esseri piccoli, morbidi e profumati progettati per la distruzione di massa e con progetti oscuri che noi umani non possiamo neanche immaginare.”

Ma dai.
Siamo seri.

E quindi cosa vuoi dire con tutte queste parole?

E qui vi volevo…
Io non voglio dire nulla!

Questo il punto.
Che bisognerebbe stare più in silenzio e più in ascolto.

E semmai chiedere alla mamma, alla coppia o chi per loro.
“Tu cosa ne pensi?”
“Perché secondo te piange?”
Parliamone un po’ insieme…

Senza scordarci una cosa fondamentale…
Le mamme, sopratutto, sono molto sole.
Tanto, più di ciò che si può immaginare.

E la solitudine crea stanchezza, crea irritabilità.

Crea quegli attimi in cui urli “Basta! Non so più cosa farti!”

Ed è qui l’inghippo.
Le mamme e le coppie non dovrebbero essere lasciate sole.
Ora non è che ci si deve piagare con camper e tende sotto la casa della gente…
Ma chiederlo sarebbe d’obbligo.

“Posso aiutarti?”
“Hai bisogno?”
“Ti va se ne parliamo?”

Che poi…
Se lo prendi subito “perché lo prendi subito!?”
Se non lo prendi subito “perché non lo prendi subito?!”

Eeealloraaa!

Basta dire certe cazzate per favore.
Perché si, sarà poco francese ma questo è il termine giusto.
Far piangere i neonati nascondendosi dietri teorie che sono vere come le frasi dei biscotti della fortuna è sfiancate.

Ma anche basta cercare teorie, studi e evidenze!

Se una persona cara a noi piange, siamo predisposti ad andarle incontro e a prendersene cura. 
Con una parola, con una carezza, con un abbraccio, piangendo con lei…

Il problema è la solitudine della nostra società intorno alle famiglie.
Non il pianto dei neonati in se per se.

Abbiate pietà per queste creature che nascono nella fiducia di affidarsi.
E affidiamoci al nostro istinto che difficilmente sbaglieremo.

Con tanto tanto amore ❤️

PS. 
Vorrei rinascere neonata,
per stare tra le braccia morbide e profumate di mia mamma.
Contemporanenamente con e senza tutti i perché del mondo.